mercoledì 7 gennaio 2009

CHRISTMAS CUP REVIEW : Liga campione . E' davvero la mejo?


LIGA (4-2-3-1)
Casillas; Sergio Ramos, Cannavaro, Pepe, Abidal; Xavi, Iniesta; Aguero, Robben, Messi, Eto’o.

PREMIER (4-2-3-1)
Cech; Bosingwa, Terry, Ferdinand, A.Cole; Fabregas, Gerrard; Rooney, Robinho, Ronaldo; Torres.

MARCATORI: Ronaldo al 21’ (P), Rooney (P) al 25’ p.t.; Messi (L) all’8’ , Iniesta (L) al 28’ s.t.; Pepe (L) al 3’ s.t.s.

NOTE: Angoli 10-8. Tiri in porta 5-12. Tiri fuori 7-5, Falli commessi 2-8, Possesso palla 49%-51%. Recupero p.t. 1’; s.t. 3’.

Coloro (pochi ma buoni ) che hanno seguito questo blog con la consueta attenzione anche durante la pausa del campionato , sanno di cosa stiamo parlando ...... (clicca qui se sei invece tra coloro che se ne sono infischiati)

E alla fine finse la Liga , 3 a 2 e in rimonta .
Ma piu' che fare la mera cronaca della finalissima (fra l'altro rintracciabile nel sito della Gazza , mi risparmio l'ennesimo link) approfitto di questa occasione per una breve ma al contempo ficcante analisi dei campionati piu' importanti d'Europa partendo dall'interrogativo che la Cristmas Cup ha fatto nascere : e' la Liga che comanda ?
Computer (o mejo "is Pro") says yeah .
Spe' says boh . (cojete? , ne dubito) .

Il boh sta a indicare , secondo chi scrive , un sostanziale equilibrio dal punto di vista della competitivita ' e della qualita' (nell'accezione piu' ampia del termine) tra il campionato Spagnolo , quello Inglese e quello Italiano , che seminano per distacco quello Tedesco e quello Francese (basta pensare che i loro top 11 sono costituiti quasi esclusivamente da giocatori di Bayern e Lione) e che fanno mangiare polvere a quello Olandese (divertente ma con difese a dir poco ballerine) Portoghese (molta tecnica ma poco agonismo) , Russo (in netta crescita grazie ai molti sudamericani e ad allentori europei capaci , ma ancora molto arretrato) .
Ovviamente ognuno dei 3 grandi campionati ha le sue caratteristiche distintive e ed chiaro che si possano nutrire preferenze in base ai propri gusti personali , ma defenire come fanno molti , 1 dei 3 "superiore" agl'altri 2 , appare eccessivo (mentre era alquanto inconfutabile la superiorita' italiana negl'anni 80' e 90') .
Risulta quindi deprecabile sia l'atteggiamento miope e meramente nazionalista di coloro i quali (parlo dei nostri connazionali) continuano a venirsene fuori con anacronistiche frasi fatte del tipo "Tutti sti' gol li fa all'estero , fallu veni' in Italia co li difensori che mena' , po vedi , faria poco lu stupedu"(si disse di Ronaldo , nrd) oppure "Pe esse un campione deve ave sfondato in Serie A" (e Messi ? avete ancora dubbi che lo sia? Pensate Loria o Carrozieri lo placherebero ? O che anche il buon Chiellini riuscirebbe a fermarlo ?) ; sia la tendenza opposta , e cioe' quella di considerare il nostro calcio alla deriva (e qui parlo tanto di nostri connazionali faziosamente esterofili quanto di stranieri palesemente avversi al bel paese) , "pallida copia di quello che fu" e cito testualmente frase pronunciata piu' volte anche da autorevoli giornalisti "ospizio per ex campioni in declino"( E Pato?) .

Equilibrio dicevamo .
Se mi si chiede dove ci sia maggior concetrazione di grandi giocatori , dico , non senza dubbi , Premier , ma se mi si chiede che sia il numero 1 in questo momento , rispondo , stavolta senza dubbio alcuno , Messi , cioe' un giocatore della Liga , pero' se mi si chiede infine di stilare una classifica dei campioni che vengono dopo il folletto del Barca , dico Ibrahimovic , Kaka' e C.Ronaldo , 2 su 3 proveniente dalla bistrattata Serie a .
E anche i top 11 della 3 selezioni , risultano sostanzialmente di pare livello .

Non conta la forza dei giocatori ma quella delle squadre ?
Beh anche qui si notano differenze ma che paradossalmente , vanno a supporto della tesi dell' equilibrio qualitativo tra i 3 campionati : la piu' forte attualmente sta' in Spagna (il Barcellona , che viaggia alla stratosferica media di 3 gol a partita) , ma Italia e Inghilterra e hanno 4 squadre di primissimo ordine (Manchester , Liverpool , Chelsea , Arsenal e Milan , Inter , Roma , Juve) mentre la Liga , oltre al Real , non offre reali alternative ai catalani (le varie Valencia , Villareal , Siviglia , AtlMadrid non hanno ancora raggiunto il rango di "grandi") .
Ma sarebbe sbagliato considerare solo le prime della classe : un grande campionato si valuta anche dal livello delle altre ed era proprio questo il marco di fabbrica della Serie A nello scorso decennio .
E ora ?
Dopo alcuni anni in cui il "ceto medio" del calcio italiano (che ci faceva essere assoluti egemoni in Coppa Uefa e Coppa delle Coppe) aveva perso competitivita' causa fallimenti o ridimensionamenti di squadre blasonate , sembra invece essersi ultimamente ricostituito un gruppo di compagini , ambiziose e provenienti da grandi piazze , capaci di rappresentare un alternativa alle 4 potenti : il ritorno in A da protagoniste delle genovesi (prima la Samp e ora anche il Genoa) , l'esplosione del Palermo (anche se paradossalmente il progetto sembra stare regredendo) , la risalita pur tra alti e bassi della Lazio e sopratutto l'ascesa incontrastata di Napoli e Fiorentina , hanno riarrichito e ravvivato la Serie A .
E anche squadre che badano al bilancio e al lancio di giovani come Udinese ed Atalanta non hanno , tecnicamente parlando , nulla da invidiare alle compagini di mezza - alta classifica inglese come Tottenham e Newcastle , che al contrario spendono cifre astronomiche (il solo contratto del ex tecnico degli Spurs , Ramos , ora al Real , costava 7 milioni di euro!!) .

Ecco , siamo arrivati alla reale discrepanza con gli inglesi : il grano , il cash , la moneta , li sordi .
O meglio , la maggior capacita' degl'inglesi di "vendere il prodotto" perche' sta' qui il punto : come dice giustamente Mourinho , oltremanica c'e una maggiore spettacolarizzazione del calcio che di conseguenza affascina di piu' l'utente medio .
Gli inglesi son stati i primi ad introdurre le pay per view e proprio da quegl'introiti , nettamente superiori ai nostri , e ' nata la loro supremazia economica , supremazia ora rafforzata dall' arrivo di capitali stranieri (russi , arabi e statunitensi) .
Ma e' questo che vogliamo ? Partite giocate ad orari assurdi (si parla di domenica a 12.00 !!) e ridurre a 3 le gare della "sacra" domenica pomeriggio per far dare piu' soldi da Sky? alle nostre squadre ?
Presidenti stranieri che non sanno nulla di calcio , che scelgono la squadra da acquistare solo in base ai potenziali profitti e che comprono senza raziocinio ?
Vorreste veramente un presidente che spende 22 milioni di Euro per P.Ferreira ? (Abramovic , 1° anno di Mou) e che compra a cifre astronomiche campioni come Veron , Crespo , Sheva per poi ridargli in dietro gratis ?
Seguendo questo tipo di approccio , Cragnotti spese 70 miliardi per Mendieta e 35 per Giannichedda!! (e De la Pena , pagato per anni con un contratto astronomico per non giocare mai?) : sappiamo la fine fatta dall' ex presidente laziale .
E non vi sorprendiate se in Inghilterra altri facciano la stessa fine : la Premier pullala di presidenti che hanno applicato al calcio un capitalismo sfrenato (inopinatamente epitetato come "creativo") fatto di rate venntennali , mutui improbabili , buffi infiniti , plusvalenze truffaldine e investimenti oltre le proprie disponibilita' economiche : son gli ingridienti che , utilizzati anche nel mondo extracalcistico , hanno portato alla crisi mondiale che ci sta attanagliando .

Ma lungi da me demonizzare il calcio inglese nella sua interezza : i loro stadi sono fantastici tanto per estetica , organizzazione , atmosfera , tifo , sicurezza .
Ecco qualcosa da copiare : si puo riuscire ad avvicinarsi , mantenedo pero' le nostre caratteristiche , a quel modello , del resto solo qualche anno fa il tifo inglese era conosicuto per i facinorosi Hooligans .

L'imminente , triplice scontro Italia -Inghilterra in Champions , ci fa tornare sullo aspetto tecnico : io dico che e' l'occasione per vendicarsi delle batoste dello scorso anno e di dimostrare di essere di pari livello .
I tempi sono maturi : e' ora che vinca una squadra italiana che non sia il Milan .

Concluendo questa disserzione , che alla fine tanto breve non e' stata , mi affido a 3 stereotipi , che per una volta , rispecchiano la realta ' anche se forse in maniera un po' schematica : in Inghilterra c'e' piu' velocita' e dinamismo , in Spagna piu' tecnica , in Italia piu' cura tattica .
Se non si eccede nel tatticismo difensivo, e non penso che se ne ecceda tranne qualche raro caso , io mi tengo la Seria A , con allenatori operai che possono mettere in scacco le grandi e costringere a cambiare modulo (vero Mou? , torni sempre in ballo tu) .
E' solo un mero gusto personale , nulla piu' ......

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